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Pulire il Bagno

[vc_row][vc_column][vc_column_text]rubinetti bagno

E’ il luogo in cui l’igiene deve regnare sovrana e perciò oltre ad effettuare le normali pulizie, disinfettate periodicamente i sanitari. Prediligete per le pulizie di tutti i giorni i detergenti liquidi, dato che quelli in polvere sono generalmente troppo invasivi e a lungo andare rischiano di corrodere le superficie smaltate. Lo stesso consiglio vale anche per i sanitari colorati in quanto i detersivi liquidi sono più facili da sciacquare. Se i bambini piccoli usano il vasino fate in modo che quest’ultimo sia in bagno e lavatelo quotidianamente con un disinfettante.

Pulizia del Bagno

set pulizia del bagnoLe piastrelle dei pavimenti e delle pareti vanno pulite con acqua e ammoniaca asciugatele subito dopo con una pelle di daino sintetico diversamente dai pavimenti, che una volta asciutti devono essere lucidati con un panno di lana o con la scopa con le frange. Per evitare la condensa sulle piastrelle delle pareti, passate uno straccio imbevuto di alcol, ricordando però di tenere le finestre aperte onde evitare vapori infiammabili.

E’ possibile inoltre lavare i punti più difficili delle vostre piastrelle utilizzando una spugna imbevuta di una soluzione di alcool e ammoniaca. Per togliere l’eventuale patina di sporco che si forma negli angoli utilizzate una paglietta d’ottone e quindi asciugate subito le piastrelle con un panno di daino sintetico con movimenti circolari e regolari per evitare il formali di eventuali macchie o aloni.

Per la pulizia dei sanitari, dopo averli lavati e sciacquati asciugateli con un panno, di modo che rimangano più lucidi. Al fine di sbiancarli, potete passarvi sopra con aceto caldo e succo di limone. In caso di sanitari in fibra di vetro, usate un detersivo liquido, più delicato. In caso di macchie ostinate, ammorbidire con acqua tiepida detersivo. Lo stesso vale anche per i sanitari acrilici. Non dimenticate naturalmente quando lavate i sanitari, di pulire anche il bicchiere porta spazzolini e il portasapone.

I rubinetti inoltre richiedono una pulizia accurata perché sottoposti continuamente all’azione del calcare e quindi devono essere lavati come i sanitari. E’ bene pulire anche i filtri, immergendoli per qualche ora in un bicchiere con anticalcare e utilizzate uno spazzolino per togliere eventuali residui rimasti; in alternativa si può anche utilizzare dell’aceto caldo.

Per lavare i mobiletti del bagno, invece, sia esternamente che internamente potrete utilizzare dell’alcool o acqua e aceto o ancora acqua tiepida saponata. Infine per lavare i pettini, la spazzole o le spugne sintetiche immergeteli in acqua tiepida o ammoniaca per almeno un paio d’ore.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1553093194467{margin-bottom: 20px !important;background-color: #eded93 !important;}”][vc_column_text][post_grid id=”1755″][/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Se il vostro bagno è rivestito col marmo, materiale che sembra intaccabile o distruttibile, in realtà ha bisogno di constanti cure e di una corretta manutenzione. Infatti, dovrete lavarlo con acqua distillata e sapone neutro usando una spazzola morbida. Potete passare anche una cera specifica sul marmo utilizzando un panno di lana. Se il vostro marmo è di tipo scuro invece, potete lavarlo con acqua, aceto bianco e un cucchiaino di detersivo per lavatrice; poi dopo aver lasciato asciugare, passate uno straccio imbevuto di olio di lino per lucidarlo. Infine,passate un panno morbido e bene asciutto per assorbire l’unto. Se invece il vostro marmo è chiaro, passatelo con succo di limone e con acqua ossigenata di modo che non ingiallisca.

Disinfettate periodicamente lo spazzolino del water lasciandolo immerso per due o tre ore in acqua e candeggina. Se l’asse del water s’ingiallisce, provate a passarla con candeggina pura o con acqua ossigenata; un piccolo accorgimento: se passerete un filo di cera, la manterrete lucida più a lungo. Se le assi sono in legno, meno igieniche di quelle in plastica, pulite con acqua e detersivo. Per quanto riguarda la vasca da bagno, usare acqua e candeggina oppure succo di limone e attendete dodici ore prima di risciacquare. Per pulire la tenda di plastica della doccia sciacquare con una spugna imbevuta di acqua e detersivo; per farla asciugare più rapidamente allargatela. In caso di macchie di muffa rimuovetele con una spazzola imbevuta di acqua e candeggina.

L’alcool è particolarmente utile per pulire gli specchi in quanto impedisce alla condensa di formarsi e non è necessario asciugare. Passatelo con un foglio di giornale appallottolatelo insistendo sui punti più sporchi ove necessario. Se sul vostro specchio trovate delle piccole macchie scure, passate dell’olio di oliva e dopo un paio d’ore toglietele con un foglio di giornale. Non dimenticate che anche la glicerina può essere un buon alleato contro l’appannaggio degli specchi. Se invece decidete di utilizzare i detergenti in commercio ricordate di spruzzarli a una giusta distanza e se rimangono degli aloni, insistete a strofinare senza aggiungere altro detergente. Non pulite inoltre i vetri quando batte il sole perché potrebbero formarsi antiestetiche macchie ed aloni.

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CURIOSITA’

  • ATTENTI AL SAPONE: per un uso più duraturo della saponetta, dopo averla acquistata, lasciatela esposta all’aria almeno un mese prima di usarla. Non buttate via gli avanzi di pezzi di saponetta: potete mettere in un sacchetto di tessuto che userete sotto la doccia; oppure potete farli bollire a fuoco basso fino a quando non avranno formato una pasta omogenea, la quale potrà essere utilizzata per le pulizie oppure versandola in stampi di alluminio di plastica e lasciandola asciugare per almeno quindici giorni, potrete ricavare originali saponette da bagno.
  • PICCOLI SEGRETI: se la vostra casa rimane inabitata per lungo tempo e manca quindi il riscaldamento, gettate un pugno di sale grosso da cucina negli scarichi di modo da non far gelare l’acqua. In caso di macchie di ruggine, strofinatele con una pasta, di polvere abrasiva e olio. In caso invece di macchie di calcare,utilizzate dell’aceto caldo oppure del sale fino con un po’ di succo di limone. Lo stesso limone può essere utilizzato strofinandolo sulle macchie gialle e, se particolarmente resistenti, mescolate succo e scorza di limone grattugiata.

COME RISPARMIARE

Se la vostra bolletta è particolarmente salata, vi diamo una serie di consigli su come comportarvi per evitare gli sprechi:

  • Installate lo scaldabagno vicino al punto di maggiore utilizzo dell’acqua calda al fine di scongiurare rischi derivanti dalla dispersione del calore e regolate il termostato intorno ai 45° e in estate e 60° in inverno. Sarebbe inoltre meglio fare la doccia piuttosto che il bagno in quanto si usa meno acqua calda.
  • Fate attenzione all’acqua in quanto, essendo un elemento vitale e fondamentale scarseggia purtroppo in molte parti del mondo … perciò … doccia o vasca da bagno?Sappiate che per riempire una vasca occorre 100 litri d’acqua mentre per una doccia ne bastano la metà, ma questo non significa evitare assolutamente di fare il bagno: può essere sufficiente alternare la doccia al bagno. Infine non dimenticare, sotto la doccia, di chiudere i rubinetti mentre ci si insapona:solo in questo modo il risparmio è garantito.
  • Ricordiamo di non lasciare il rubinetto aperto per pulire il rasoio, infatti, cercate di riempire il lavabo a metà, utilizzando quest’acqua per risciacquare di volta in volta il rasoio e quindi usate il getto d’acqua solo alla fine per sciacquarvi. Lo stesso vale quando vi lavate i denti. Utilizzando questi due accorgimenti, risparmierete fino a 7000 litri all’anno in una famiglia di tre persone.

SICUREZZA E SALUTE

E’ buona consuetudine avere sempre a portata di mano una cassetta del pronto soccorso ben fornita e organizzata, che sia lontana da fonti di calore e dalla portata dei bambini. Dopo aver selezionato medici e strumenti per l’automedicazione di prima necessità, completate il kit con dei farmaci specifici per le vostre esigenze, ricordando di controllare periodicamente le scadenze. Per una corretta conservazione dei medicinali la sistemazione del kit di pronto soccorso deve essere possibilmente fresca e asciutta, buia e protetta, ma di facile reperibilità. Alcuni tipi di farmaci devono essere tenuti in frigo, conservati in appositi contenitori. Ed ora procediamo ad una suddivisione dei medicinali in base alla loro importanza:

  • FONDAMENTALI: aspirine; antidolorifico (per mal di testa e mal di denti); antinfluenzale; disinfettante per la gola; pomata antistaminica e per ustioni e punture di insetti; polvere cicatrizzante.
  • UTILI: supposte di glicerina; antidiarroico; compresse digestive; sciroppo; collirio; compresse di vitamina C; lieve sedativo.
  • DISINFETTANTE STRUMENTI MEDICALI: disinfettante non alcolico; acqua ossigenata; cerotti; tintura di iodio; garze e bende elastiche; soluzione fisiologica; cotone idrofilo; termometro;b orsa per il ghiaccio e l’acqua calda; clisma; guanti monouso; laccio emostatico e infine possono tornare utili anche gli apparecchi per l’aerosol e apparecchio per misurare la pressione.

Ricordate, prima di utilizzare un farmaco di controllare la confezione e leggere attentamente il foglietto illustrativo. E’ di vitale importanza, inoltre, controllare la data di scadenza, infatti, le medicine scadute, come quelle che riportano un’alterazione del colore, dell’odore e della consistenza devono essere eliminate e ricomperate prima possibile. Di norma disinfettanti e cerotti andrebbero rinnovati una volta l’anno; in caso contrario conservateli lontano da fonti luminose.

Se il medicinale non è monodose, ricordate sempre di richiudere la confezione dopo l’uso. Un’ultima cosa da sapere è che i farmaci e gli strumenti medici non devono essere considerati normali rifiuti e quindi non possono essere buttati nella spazzatura ordinaria, ma devono essere raccolti e gettati negli appositi contenitori che devono essere gettati nelle apposite farmacie.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1553093404149{margin-bottom: 20px !important;background-color: #eded93 !important;}”][vc_column_text][post_grid id=”1757″][/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

PROFUMARE IL BAGNO

Esistono varie tecniche per la profumazione, vediamo quali:

  • Il più antico detto, pot-pourri umido, regala un profumo intenso e durevole ma la sua profumazione è lenta e laboriosa; esiste però anche il pot-pourri secco, più conosciuto e più veloce da preparare. Gradevole e decorativo nell’aspetto, ha però un aroma meno persistente nel tempo.
  • Nonostante la composizione essenzialmente diversa, l’incenso e le candele hanno una caratteristica comune: la capacità di profumare l’ambiente creando nel contempo un’ atmosfera rilassante. Il primo con il suo intenso filo di fumo, mentre le candele con il calore della fiamma e l’aroma che sprigionano.
  • Esistono due versioni di bastoncini con e senza supporto di legno. I bastoncini indiani dotati di supporto, producono una fragranza pungente, emanata appunto dal legno; quelli cinesi e giapponesi privi di supporto, hanno invece un aroma più delicato. I giapponesi in particolare, molto raffinati nella profumazione, sono piuttosto costosi.
  • Raccogliere fiori e foglie è un passatempo piacevole, che si rivela molto utile quando arriva il momento di preparare composizioni profumate. Ebbene dunque tener presente alcune semplice regole riguardo le modalità di raccolta, essiccazione e conservazione. Petali, foglie e fiori delicati si fanno essiccare su un graticcio disponendoli ad una certa distanza l’uno dall’altro. Quindi si colloca il graticcio in un luogo asciutto, aerato e buio. I fiori per le composizioni invece devono essere raccolti invece prima della completa fioritura e si dispongono in mazzetti legati con dello spago; si appendono infine capovolti in un luogo ventilato e all’ombra.

PICCOLI INCONVENIENTI

Prodotti chimici inquinanti non rappresentano sempre il rimedio per far scorrere nuovamente bene l’acqua. Causa d’intasamento è spesso dovuta a depositi di grasso o di sapone mischiati a capelli e altre fibre. In molti casi è sufficiente l’utilizzo dello sturalavandini, molto semplice da utilizzare, pompando con movimenti energici e rapidi per liberare lo scarico. Quando non si riesce a sturare lo scarico, si deve obbligatoriamente procedere con lo smontaggio del sifone.

PULIZIA DEL SIFONE

Svitare il tubo del sifone con l’aiuto di una pinza per tubi o in assenza di problemi con le mani. Non dimenticare di mettere un secchio sotto lo scarico per la raccolta dell’acqua contenuta nel sifone; quando il sifone è in cattivo stato va sostituito, quindi prima di acquistare i nuovi pezzi, misurate quelli vecchi, oppure portateli con voi in negozio.

Dopo aver pulito a fondo tutti i pezzi del sifone con una spazzola per bottiglie, rimontate secondo la sequenza contraria, lasciando scorrere dell’acqua calda per eliminare resti di grasso.

RIMEDI ALL’OSTRUZIONE DEL WC

Procuratevi una ventosa di grandi dimensioni specifica per wc. Appoggiatela all’interno del wc e spingete con forza ripetutamente. Se la ventosa non funziona, potete usare lo sturalavandini a molla, formato da un tubo flessibile, con in testa una manovella che aziona all’estremità opposta una molla. Se l’inserimento della molla sturalavandini non riesce a raggiungere l’ostruzione, è necessario controllare lo scarico principale attraverso l’ispezione dei vari pozzetti.

RIMEDI ALL’OSTRUZIONE DELLO SCARICO VASCA

Prima di provare con altri rimedi, cercate di risolvere la spiacevole situazione con la ventosa. Una cosa è molto importante: occorre sempre assicurarsi che la pressione della ventosa non si disperda nelle uscite degli altri sanitari. Se così fosse, vuol dire che l’ostruzione si trova sul tubo d’uscita della scatola sifonata, tentando di eliminarla tappando le uscite degli altri sanitari con degli stracci bagnati. Se l’operazione è particolarmente complicata, vi consigliamo di chiamare un idraulico.
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